La propoli

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Le proprietà della propoli sono molteplici. Azione battericida e batteriostatica (principalmente per faringiti, rinofaringiti, bronchiti, laringiti e raffreddore in genere), azione antinfiammatoria, azione anestetica locale, cicatrizzante (su piccole ferite, ulcere, ascessi gengivali), antiossidante, fungicida, antivirale ed antiparassitaria. Non tutte le componenti della propoli sono state studiate approfonditamente, molti studi si stanno facendo anche sulla parte volatile della propoli. In uno di questi fatti in alcuni asili nido in Italia si è visto che nebulizzando la propoli con appositi aerosol si riduce notevolmente l’assenza dei bambini per malattia.

In greco “pro-polis” vuol dire “per la città”, “a difesa della città”, mentre in latino “per pulire”, “per verniciare”.

La propoli è, infatti, una sostanza resinosa che le api raccolgono da alcuni tipi di alberi (pini, abeti, olmi, ecc… ), la elaborano con propri enzimi e viene quindi utilizzata per difendere l’alveare da problemi di ordine sanitario e climatico. Questa azione antisettica si svolge soprattutto nei confronti di funghi, batteri e virus che troverebbero il terreno ideale per proliferare all’interno dell’alveare in quanto vi è costantemente una temperatura che si aggira intorno ai 36° C ed una umidità relativa intorno al 70%.

La propoli è l’unica medicina (un antibiotico naturale) e l’unico disinfettante di cui dispongano le api.

Viene raccolta sulle gemme, sulle foglie o sulla corteccia di piante, è una sostanza resinosa e balsamica. Le api la mescolano con speciali succhi salivari, la impastano e formano delle piccole palline che dispongono su una coppia di zampine (conformate in modo specifico per alloggiare palline di polline o di propoli) e la trasportano all’alveare.

A differenza delle palline di polline, l’ape non riesce a scaricare da sola le palline di propoli dalle proprie zampe e necessita quindi dell’aiuto delle sue sorelle.

Con il calore la propoli diventa malleabile e appiccicosa. Per le api è quindi utile per “stuccare”, “imbiancare”, sigillare, imbalsamare o costruire, in particolare mescolata con cera, che ne aumenta la plasticità anche a temperature inferiori.  Con il freddo infatti la propoli diventa dura e vetrina. Con il calore invece è collosa e macchia in modo indelebile… attenzione dunque a quando la usate.

Le proprietà della propoli sono molteplici. Azione battericida e batteriostatica (principalmente per faringiti, rinofaringiti, bronchiti, laringiti e raffreddore in genere), azione antinfiammatoria, azione anestetica locale, cicatrizzante (su piccole ferite, ulcere, ascessi gengivali), antiossidante, fungicida, antivirale ed antiparassitaria. Non tutte le componenti della propoli sono state studiate approfonditamente, molti studi si stanno facendo anche sulla parte volatile della propoli. In uno di questi fatti in alcuni asili nido in Italia si è visto che nebulizzando la propoli con appositi aerosol si riduce notevolmente l’assenza dei bambini per malattia.

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